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Questo quaderno propone l'incontro con filosofi diversi, vissuti nell'età dei Lumi in Francia, in Inghilterra, in Irlanda, in Scozia e in Italia. A Sedan, Bayle, divulgando le sue riflessioni sulla cometa del 1680, inaugura l'Illuminismo. A Londra, nel 1705, le api di Mandeville mettono radicalmente in discussione il tradizionale rapporto della politica con la morale. All'idea che la società politica non abbia bisogno né della religione né della morale, reagisce con sorprendente originalità l'irlandese Berkeley. In Scozia, Hume propone un sereno scetticismo, che scuote molte certezze fondamentali; Adam Smith inaugura l'economia politica e offre riflessioni sulla formazione della coscienza morale. Da Londra, Voltaire ritorna in Francia con una filosofia che ne fa il principe degli illuministi. A Parigi si realizza l'impresa dell'Enciclopedia, promossa da Diderot, che indirizza il suo illuminismo in senso ateistico, democratico e anticolonialistico. La Mettrie provoca scandalo con il suo attacco al rimorso morale. Holbach prospetta l'ateismo del buon senso. Helvetius esalta il potere dell'educazione. A Milano, il giovane Cesare Beccaria scrive un libro sui delitti e sulle pene.